Aldo Paravicini

Un intervento di Aldo Paravicini durante l'edizione 2016 di Seminare il futuro (Foto: Pinterest)

Quando nacquero nel 1976, negli anni ancora illusori del benessere illimitato e dei trionfi dell’agricoltura industriale, in cui una coscienza ecologica responsabile della salute del pianeta Terra si stava timidamente affacciando nel mondo, le Cascine Orsine alla Zelata diventarono da subito un importantissimo punto di riferimento, che si può definire rivoluzionario, nel panorama agroalimentare italiano. Erano anni difficili per chi era alla ricerca di percorsi e scelte innovative sia in campo agricolo e alimentare, che medico o pedagogico. Parlare solamente di agricoltura biologica o di alimentazione sana destava immediatamente stupore, incomprensione e diffidenza, se non addirittura derisione e scherno.

 

Un seminario dell’Associazione per l’agricoltura biodinamica alle Cascine Orsine, febbraio 2020

Le Cascine Orsine, fra determinazione e solidità

Ci voleva determinazione, solidità e fermezza nelle proprie idee e intenzioni, per riuscire a sopravvivere e vincere questa sorta di ostile chiusura e ottundimento delle coscienze. C’era bisogno di tutta la caparbietà indomabile di Giulia Maria Crespi, successivamente fedelmente sostenuta dal figlio Aldo, per resistere, affermarsi e diventare poi ciò che oggi le Cascine Orsine rappresentano per il movimento e per l’agricoltura biodinamica in Italia e non solo. Ma l’impegno per l’agricoltura biodinamica, per una consapevole salvaguardia dell’ambiente, per una tutela della salute della terra, degli animali, dell’ecosistema e dell’uomo, non sono stati gli unici elementi che hanno caratterizzato la lunga storia dell’azienda.

Essa ha rappresentato un punto di riferimento e un faro d’orientamento per tanti uomini, per quelle “anime senza patria” che in quegli anni erano alla ricerca non solo di un cibo più sano, ma di nuovi valori, di una rinnovata concezione dell’uomo e del mondo, di una nuova spiritualità che coniugasse in sé il rispetto per la natura e per tutti i suoi esseri con la riscoperta e difesa della dignità dell’uomo.

Un accogliente punto di riferimento internazionale

In questo senso le Cascine Orsine non hanno offerto solamente degli alimenti migliori, ma hanno dato nutrimento “a tutto tondo” anche a quanti cercavano nutrimento per l’anima e lo spirito. Assiduamente, con una encomiabile costanza, l’azienda ha ospitato e promosso fin dall’inizio corsi e convegni di agricoltura biodinamica, sempre di alto livello, radunando attorno a sé un folto pubblico eterogeneo di persone interessate; si sono susseguiti nel tempo convegni di alimentazione, corsi di cucina, temi di agricoltura, corsi per principianti e professionisti ecc.

Grandi personalità del mondo biodinamico a livello internazionale hanno generosamente negli anni impreziosito con le loro competenze la qualità dei corsi: basti solo ricordare uomini come Georg Merckens, Manfred Klett, Nikolai Fuchs, esponenti di primo piano a livello mondiale dell’agricoltura biodinamica.

Dobbiamo riconoscere alla Zelata questo ruolo importante nella storia del movimento biodinamico in Italia: molte persone, diverse iniziative e aziende agricole nel nostro Paese sono nate grazie a questi contributi e l’agricoltura biodinamica, nonostante le pesanti opposizioni degli ultimi anni, è diventata ormai un modello ideale e virtuoso anche per l’agricoltura biologica.

La Zelata. Non solo agricoltura

Ma la Zelata non s’è limitata a questo. Parallelamente al suo impegno culturale nell’ambito agroalimentare, s’è sempre occupata e preoccupata di offrire un alimento ancora più prezioso, quella sostanza spirituale che è e rappresenta il fondamento conoscitivo ed operativo dell’agricoltura biodinamica; l’Antroposofia di Rudolf Steiner. Grazie all’iniziativa a suo tempo promossa con entusiasmo dal dottor Aldo Bargero, allora uno dei primi medici antroposofi in Italia e Segretario generale della Società Antroposofica in Italia, per decenni la Zelata ha ospitato nel periodo invernale dei corsi di introduzione e di approfondimento all’Antroposofia generale, spaziando in vasti campi della vita culturale, grazie alla presenza di relatori di grande spessore: tra i tanti vorrei solo ricordare l’impegno assiduo del dottor Giuseppe Leonelli che ha sostenuto a lungo con il suo carisma e il suo spessore spirituale questi corsi. Quella inimitabile cornice naturale della Zelata, il fascino di un ambiente rurale ancora genuino, il ritrovare quella semplicità di modi e di stile di vita propri della cultura contadina, il grande camino sempre acceso, la sobria francescana dimensione dello stare insieme, del buon pasto condiviso, la gioia del ritrovarsi, delle esperienze artistiche condivise, hanno fatto e fanno della Zelata un luogo di una attrattiva particolare.

 

Il nostro ringraziamento

Ma tutto questo non sarebbe stato possibile senza la benevola e generosa accoglienza di Aldo Paravicini, che non solo ha condotto l’azienda in tutti questi anni, ma ha sempre offerto gratuitamente tutti gli spazi necessari per i corsi, compreso la cucina e l’alloggio.

Aldo era una persona tendenzialmente modesta e schiva, dotato di una signorile riservatezza, faceva di tanto in tanto capolino agli incontri, dispensando sempre un sorriso e una rara disponibilità e apertura d’animo.

Non solo il mondo della biodinamica, ma anche i tanti fruitori che in questi decenni hanno beneficiato dei doni e della straordinaria ospitalità offerti da quell’oasi di pace, come pure la Società Antroposofica in Italia, vogliono esprimere ad Aldo, che ci ha prematuramente e inaspettatamente lasciati, tutta la loro gratitudine ed il loro affetto, confidando che quegli impulsi spirituali che per tanto tempo sono stati coltivati in quel luogo, immersi in quell’humus particolare, possano continuare a germinare e fruttificare nelle anime umane.

 

 

Scrive per noi

Stefano Gasperi
Medico antroposofo laureato in medicina e chirurgia. Membro per sette anni del Consiglio Direttivo del Sima (Società italiana di medicina antroposofica) e suo rappresentante in organizzazioni mediche internazionali. Attività di conferenziere in ambito medico, pedagogico in diverse città italiane e all’estero. Cofondatore e collaboratore della Casa di Salute Raphael di Roncegno (Tn), ove svolge regolare attività medica da circa 30 anni. Attualmente svolge come medico un’attività professionale a Trento. Da novembre 2007 è stato nominato Segretario Generale della Società Antroposofica in Italia.

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