Società scientifica di scienze biodinamiche

La società scientifica punta ad approfondire le basi della biodinamica La societù(Foto di Tide He da Pixabay)

Nasce la Società scientifica di Scienze biodinamiche

Fondata da Carlo Triarico, Presidente dell’Associazione per l’agricoltura biodinamica e Alessandro Piccolo, Professore Ordinario di Chimica Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, intende creare un approccio rigoroso e collaborativo per abbattere i pregiudizi sulla biodinamica che ancora oggi permangono

La neonata Società scientifica di Scienze biodinamiche sarà presentata domani, 12 novembre 2020, a Firenze in occasione del 36° Convegno internazionale di agricoltura biodinamica promosso dall’Associazione per l’agricoltura biodinamica italiana. Il Convegno, dal titolo Un’agricoltura di salute. Ricerca, innovazione e formazione per il futuro della terra, prevede alle ore 17:15 l’avvio di una sessione dedicata alla Società Scientifica di Biodinamica con gli interventi di Carlo Triarico, Alessandro Piccolo, Luigi Montano, Nadia El-Hage Scialabba e le conclusioni di Stefano Masini di Coldiretti.  I lavori potranno essere seguiti nella diretta streaming curata da Agricolturabio.info, media partner del Convegno.

«La biodinamica rappresenta già un approccio scientifico e sociale rigoroso, oltre ad essere un modello agroalimentare di riferimento ampiamente testato» afferma il Presidente dell’Associazione per l’agricoltura biodinamica, Carlo Triarico.

«Quello che mancava in Italia – continua Triarico – era una Società scientifica che facilitasse il confronto e la collaborazione dei diversi ricercatori impegnati in questa disciplina che è necessario inserire nei nostri corsi universitari».

Carlo Triarico
Carlo Triarico, presidente dell’Associazione per l’agricoltura biodinamica, fondatore della Società Scientifica di Scienze Biodinamiche

La Società Scientifica di Scienze Biodinamiche ha già avuto l’adesione di docenti e ricercatori provenienti da diversi Istituti di ricerca italiani e si caratterizza per il forte orientamento al mondo della produzione agricola. L’obiettivo della Società, infatti, è quello di approfondire le conoscenze scientifiche e tecnologiche attraverso l’attivazione di collaborazioni con le aziende agricole biodinamiche per studiare non solo le tecniche agronomiche ma anche i sistemi organizzativi che le caratterizzano. Verrà quindi attivato un metodo conoscitivo partecipativo basato su fenomeni, esperienze e dati sui quali improntare la ricerca e le teorie scientifiche. Una cooperazione, dunque, tra ricercatori e agricoltori, per esplicitare le basi teoriche fondanti del modello biodinamico e arrivare ad inserire l’insegnamento della biodinamica nella nostra accademia come già avviene, ormai da anni, in importanti università estere.

Alessandro Piccolo
Alessandro Piccolo, professore di Chimica agraria ed ecologia presso l’università Federico II di Napoli ha fondato la Società Scientifica di Scienze Biodinamiche

«Finalmente c’è un contesto in cui poter portare avanti una seria ricerca scientifica sull’agricoltura biodinamica in interdisciplinarietà con altre discipline» aggiunge Alessandro Piccolo, Professore di Chimica agraria ed ecologia all’Università Federico II di Napoli. «E mi riferisco a settori di ricerca scientifica come la biologia o la medicina, settori di scienza molecolare, di scienza “hard”».

La Società Scientifica si prefigge quindi di esplorare, attraverso studi rigorosi, il modello di agricoltura biodinamica fondato nel 1924 da Rudolf Steiner ed oggi praticato in tutto il mondo con performance ambientali, sociali ed economiche molto superiori rispetto agli altri metodi agricoli, in primis quello convenzionale. Con l’apertura di un dibattito serio, responsabile e autorevole i fondatori auspicano anche di riuscire a demolire le istanze dei detrattori della biodinamica. Un fenomeno tipicamente italiano che si manifesta con censure apparentemente legate ad una mancanza di conoscenza delle basi del metodo biodinamico.

Scrive per noi

Carlotta Iarrapino
Carlotta Iarrapino
Analista, facilitatrice, comunicatrice e ambientalista. Laureata in economia a Firenze con master in Ambiente alla Scuola Sant’Anna di Pisa, svolge l’attività di consulenza dal 2000. È tra le fondatrici, nel 2008 di Contesti e Cambiamenti. Organizzazione, comunicazione e partecipazione le sue aree di intervento. È curatrice di BiodinamicaNews, la newsletter dell’Associazione per l’agricoltura biodinamica.

2 thoughts on “Nasce la Società scientifica di Scienze biodinamiche

  1. Molto bene! Una delle maggiori obiezioni rivolte alla biodinamica è quella di “non scientificità” per i criteri diversi di metodo sperimentale, ovvero poiché si parte da presupposti diversi si prendono in considerazione fattori e variabili che difficilmente sono riconducibili al “metodo galileiano” (riproducibilità e dimostrabilità). In tal senso ritengo che uno dei compiti di questa nuova Società scientifica sia quello di “riportare” il più possibile entro tali criteri e metodi le tecniche della biodinamica, in modo che se ci sono risultati non siano contestabili dalla scienza “ufficiale”. Per esempio, analizzare l’effetto dei preparati sulla qualità e quantità delle produzioni se la cristallografia sensibile (mi pare si chiami così) non è un metodo riconosciuto valido al di fuori dalla cerchia degli studiosi di biodinamica, perché non fare prove con le metodiche “ufficiali”? Se portano a un incremento della produzione e/o della qualità, anche un detrattore dovrà prescindere dalle metodiche di produzione dei preparati stessi (accusati di stregoneria). e riconoscerne la validità. Ricordo ad esempio in tal senso gli studi della prof.ssa Lucietta Betti dell’Università di Bologna.
    Poi naturalmente la Società scientifica potrà proseguire con gli studi “non riconosciuti” (cioè che per esempio valutino la qualità secondo i principi della biodinamica e non secondo la sola composizione chimica dei prodotti), ma penso che questo non sia la principale esigenza della biodinamica oggi, per favorire il dialogo senza pregiudizi con il mondo scientifico “ufficiale”. Grazie per l’attenzione
    Gaddo Cavenago-Bignami (quanto sopra è a titolo personale e non coinvolge l’Ente per cui lavoro)
    Padova

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