Senato, la Commissione Agricoltura approva la legge sul bio

Il testo approvato stamattina approderà in Aula per il voto conclusivo del Senato, per poi tornare alla Camera per l’approvazione definitiva. Prevista l’introduzione di un marchio per il bio italiano e un rafforzamento della filiera con la promozione dei bio distretti

Dopo quasi due anni di stasi, la Commissione Agricoltura del Senato stamattina ha approvato la proposta di legge sul biologico. Il testo approderà nell’Aula di Palazzo Madama per il voto conclusivo del Senato, per poi tornare alla Camera per l’approvazione definitiva, come previsto dall’iter. Una notizia che, come spiega il sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate, che ha seguito l’iter in Senato per il Mipaaf, arriva per favorire e promuovere la conversione al metodo biologico di imprese agricole e agroalimentari italiane. 

E arriva in un momento più che cruciale: in piena pandemia e proprio nelle stesse ore in cui si teme uno sdoganamento degli Ogm e delle sementi modificate, caldeggiato dalla Ministra Teresa Bellanova.

La tanto attesa legge sul bio, ricordiamo, prevede l’introduzione di un marchio per il bio italiano, in modo da differenziare e riconoscere tutti i prodotti biologici realizzati con materie prime coltivate o allevate nel nostro Paese. La soluzione garantirebbe, finalmente, più trasparenza sull’origine e sulla filiera dei prodotti.

«Grazie a questa legge – sottolinea il Sottosegretario L’Abbate – rispondiamo ad esigenze di un settore, quello agricolo, che da anni attende aggiornamenti normativi e migliorie per la tutela del comparto biologico. Un comparto su cui il Governo crede fortemente, in linea con gli obiettivi della strategia Farm to Fork».

Insieme alla legge, viene istituito un Tavolo tecnico di esperti, ricercatori e rappresentati del settore della produzione biologica presso il Ministero delle Politiche Agricole, con lo scopo di individuare eventuali problemi e offrire soluzioni. Le “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico” prevedono inoltre, come sottolinea ancora L’Abbate, un rafforzamento della filiera biologica attraverso la promozione dell’aggregazione tra produttori: «Siamo i primi al mondo a riconoscere per legge i bio-distretti dando così il giusto valore agli attori che operano nei tanti distretti biologici italiani e permetteremo lo sviluppo e la crescita di questi virtuosi sistemi produttivi locali». 

Scrive per noi

Valentina Gentile
Valentina Gentile
Valentina Gentile è nata a Napoli, cresciuta tra Campania e Sicilia, e vive a Roma. Giornalista, col-labora con La Stampa, in particolare con l’inserto Tuttogreen, con la testata online Sapeream-biente e con il periodico Libero Pensiero. Ha scritto di cinema per Sentieri Selvaggi e di ambiente per La Nuova Ecologia, ha collaborato con Radio Popolare Roma, Radio Vaticana e Al Jazeera English. In un passato non troppo lontano, è stata assistente di Storia del Cinema all’Università La Sapienza di Roma, e ha insegnato italiano agli stranieri, lingua, cultura e storia del cinema italiano alle università americane UIUC e HWS. È cinefila e cinofila, ama la musica rock, i suoi amici, le sfogliatelle e il caffè. E naturalmente l’agricoltura bio in tutte le sue declinazioni, dai campi alla tavola.

Contatto: Valentina Gentile

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