Annika Patregnani è la presidente di Habitat World

Annika Patregnani è la presidente di Habitat World

Con la quarta edizione della “Biennale Habitat”, l’associazione impresa sociale Habitat World (riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in qualità di partner della Rete Italiana per il Dialogo Euro-Mediterraneo) lancia una sfida chiara e coraggiosa verso la “Renaissance del Mediterraneo”, del patrimonio dell’Umanità, delle Comunità, delle Civiltà, dei Territori e degli Habitat, della Storia, dei Saperi, della Cultura e dell’Ambiente che lo compongono.

 

Ulivi sul paesaggio del Mediterraneo
La Biennale Habitat lancia una sfida per la Renaissance del Mediterraneo (Foto: Dieter Ludwig Scharnagl da Pixabay)

Il titolo di questa edizione evoca una nuova visione da creare, condividere e far crescere insieme ai tanti enti, associazioni, network, fondazioni, coinvolte tra le sponde nord-sud / est-ovest dell’area euro-mediterranea: “The Mediterranean: The Voyages Of Civilisations – The Heritages Of Humanity – The Future Horizons”.

La Biennale Habitat sta sviluppando il tema generale durante un biennio di attività articolando le varie aree interconnesse attraverso un approccio interdisciplinare e olistico, un Nuovo Umanesimo,  Renaissance, che ponga al centro il benessere dell’uomo, la valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale del Mediterraneo e la sostenibilità dei diversi “habitat” naturali e antropici.

 

Biennale Habitat
In questo periodo Biennale Habitat ha lanciato tre webinar sui pilastri concettuali del progetto, vale a dire Heritage, Environment e Human Values, coinvolgendo esperti e ospiti dai vari paesi del Mediterraneo

 

I tre pilastri interconnessi tramite i quali è articolata sono:

Heritage

  • La tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, artistico, storico, architettonico
  • La lezione delle antiche civiltà e le innovazioni per i villaggi, i borghi e le città sostenibili del Mediterraneo
  • I nuovi scenari del turismo consapevole, esperenziale e sensoriale
  • L’Economia della Bellezza

Environment

    • La conoscenza del patrimonio ambientale
    • La tutela degli habitat marini e fluviali – la valorizzazione del paesaggio – Gli Smart Park
  • Le innovazioni tecniche e tecnologiche per gli ‘habitat fragili’ come le coste e i bacini idrografici
  • Le autostrade del mare – gli approdi e le città portuali
  • La mobilità sostenibile tra terra e mare
  • Green & Blue Economy

Human values

  • Il pensiero dell’uomo del XXI secolo
  • La storia della filosofia e le visioni contemporanee
  • La trasformazione dei valori e il tema delle identità
  • “Le radici e le ali” delle civiltà mediterranee
  • L’Economia Umanistica

Habitat World è in piena fase di elaborazione, programmazione e sviluppo di tematiche aggiornate alle recenti emergenze ambientali e socio-economiche aggravate queste ultime dal lungo periodo di lockdown globale che ha investito non solo gli aspetti generali di circolazione delle persone e di blocco di attività commerciali e culturali, ma ha generato un clima di allarme perpetuo nel quale ogni visione futura anche se illuminata, viene spezzata e offuscata sul nascere.

 

Biennale Habitat
Da ottobre 2020 riprenderanno gli appuntamenti dal vivo di Biennale Habitat, i paesi coinvolti sono Italia, Egitto, Tunisia, Libano, Giordania, Marocco, Spagna, Francia, Portogallo, Croazia, Slovenia.

 

In questo periodo di riflessione e di riconfigurazione delle proprie attività, la Biennale Habitat ha organizzato tre webinar internazionali  (in fase di svolgimento) sui tre pilastri (Heritage, Environment. Human Values), coivolgendo esperti e ospiti d’eccezione dai vari Paesi del Mediterraneo, focalizzandoli su topics cogenti e obiettivi lungimiranti da costruire in sinergia con le organizzazioni invitate a essere protagoniste delle conferenze digitali.

Tra i relatori e speakers di rilievo sono intervenuti: Hisham Badr Ambasciatore della Repubblica Araba d’Egitto in Italia; Wassim Naghi, President Umar (Union of the Mediterranean Architects); Hala Aslan, Icomos (International Council on Monuments and Sites) – Sirya;  Angelo Argento, Cultura Italiae President – Italia; Jyoti Hosagrahar, Unesco Deputy Director, World Heritage Centre; Massimiliano Dibitonto, Link Campus University – Italia; Riccardo Onori, Link Campus University – Italia; Adeline Granerau , Directrice du Musée Regards de Provence Marseille – Francia; Milena Angelova, Vice-President, European Economic and Social Committee, Eesc – European Union, Executive Vice-President of the European Centre of Employers and Enterprises providing Public Services (Ceep); Xavier Vallve, Trama TecnoAmbiental, Ascame (Association of the Mediterranean Chambers of Commerce and Industry) Barcellona – Spagna; Isabelle Viallon , Dg Mare, Ee Commission; Muhammad Bilal, Cibafi (Council for Islamic Banks and Financial Institutions) – Bharain; Daniela Cedola, Project Director of BlueInvest, PwC – Luxembourg; Kais Nigrou, Réseau Megara des Villes Durables – Tunisia; Yasmin Wadi, Edama (Business and Environment Association) – Jordan; Akli Kamel Ait Cherif, Ascame (Association of the Mediterranean Chambers of Commerce and Industry) – Algeria; Stefano Armenia, Link Campus University, Rome – Italia; Nabil Al-Sharif, Executive Director Alf (Anna Lindh Foundation), Alexandria – Egitto.

 

Leggi il programma del prossimo webinar

 

Successivamente a questi tre eventi internazionali Habitat World intende riprendere il programma “live” a partire da ottobre 2020 fino a ottobre 2022. I Paesi coinvolti dall’agenda di attività (tra seminari, esposizione, forum, esplorazioni, escursioni, progetti, ecc. ecc.) sono, oltre all’Italia: Egitto, Tunisia, Libano, Giordania, Marocco, Spagna, Francia, Portogallo, Croazia, Slovenia.

Habitat World ritiene importante e cruciale riflettere in primis sull’esigenza urgente di “disintossicare” le nostre civiltà da oltre un secolo di “inquinamenti” che non sono soltanto ambientali, ma anche psicologici, che entrano nella sfera della deformazione della lettura e dell’interazione con il reale attraverso i media e quei subdoli sistemi ormai noti di manipolazione del pensiero e conseguentemente dell’energia e dell’azione quotidiana di ciascuno.

Habitat World intende dunque contribuire a far prendere finalmente atto, coscienza, consapevolezza, del ruolo centrale dell’educazione e della “formazione alla vita”, il che vuol dire dare spazio ed espressione a quelle progettualità “in itinere” che riprendono l’Umanesimo come approccio olistico al recupero dell’essere come Sé integrato e in armonia con gli habitat naturali di cui è parte.

 

Biennale Habitat
Biennal Habitat 2020-2020 rappresenta un “laboratorio di pensiero” itinerante, un fabbrica di idee itinerante per il rilancio delle comunità e dei territori

 

Si intende quindi promuovere progettualità che possano entrare nello specifico di luoghi autentici e incontaminati da una narrazione esclusivamente di mercato, di offerta quantitativa legata al profitto, invero e quanto vicini invece alla narrazione esperienziale, immersiva, di scoperta e approfondimento, di creatività e innovazione “filosofica”, più che solo tecnica o tecnologica.

L’intento è quello di riempire tutto il vuoto lasciato da un sistema che tende a svuotare di significato ogni energia non mercificabile e/o replicabile. Questa controtendenza è in atto da tempo in molte realtà associative, di formazione, di pensiero, e va incanalata opportunamente verso obiettivi “globali”, ma con ricadute specificatamente locali e particolari, differenziate e uniche per ciascun luogo “di destinazione”.

A questo proposito si inserisce il progetto della rigenerazione, rivitalizzazione e internazionalizzazione dei Borghi (montani, collinari, marinari) – in particolare della fascia Appenninica e costiera tra Adriatico e Tirreno – che Habitat World sta portando avanti pur nelle difficoltà degli enti locali e nella situazione paradossale di un Paese come l’Italia ricco di biodiversità e di patrimoni culturali generati dalla contaminazione tra le antiche civiltà del Mediterraneo, ma che stenta a dare opportunità di vita – prima ancora che di “lavoro” – alle generazioni presenti e future, con un progressivo impoverimento culturale, processi di spopolamento inarrestabili, di degrado e abbandono di luoghi unici caratterizzati da una storia “minore” di grande valore identitario. La politica e le istituzioni hanno annunciato misure di contrasto a questa deriva, ma attendono ancora di essere tradotte, concretizzate e rese efficaci dal confronto diretto con gli enti locali e i portatori di interesse dei territori.

 

Visita il sito di Biennale Habitat

 

In questo progetto di campus esperienziali di formazione e di scoperta nei Borghi, Habitat World può invertire la rotta, concentrando molte delle sue migliori risorse umane, saperi, esperienze, creando un vero e proprio ‘collettore di energia’ per far ripartire la vitalità di questi luoghi con forme creative di scambio culturale – oltre che di investimenti mirati ai patrimoni da recuperare – dentro e fuori l’area euro-mediterranea e con ponti verso Usa, Canada, Giappone, India, Australia, ecc. ecc.

La Biennale Habitat 2020-2022 rappresenta dunque il luogo ideale per “fare laboratorio di pensiero”, un fabbrica di idee itinerante per la promozione di progetti in corso di sviluppo, per la creazione di nuovi scenari condivisi, orientati nella direzione di quell’orizzonte di sostenibilità che integra i concetti di tutela, valorizzazione, rilancio, rinascimento delle nostre comunità e dei nostri territori al fine di far crescere rinnovate civiltà consapevoli di Sé, della propria Storia, delle proprie unicità, dei propri linguaggi e quindi pronte a navigare nel mondo globale senza perdere la propria identità, le proprie radici, guardando con coraggio alle nuove ali e ai futuri voli.

Per informazioni e contatti: info@habitatworld.net

Scrive per noi

Annika Patregnani
Annika Patregnani
Architetto e designer, è impegnata nello sviluppo di progetti innovativi per l’eco-sostenibilità degli habitat, alcuni dei quali premiati sia a livello locale che nazionale e internazionale. Nel 1996 vince il concorso internazionale di progettazione “Le Città del Futuro” e viene premiata a Vienna da una giuria internazionale di architetti e critici di cultura contemporanea. Il progetto prefigurava una città sostenibile e in perfetta armonia con l’eco-sistema e con il paesaggio.
Particolarmente esperta nei settori della Riqualificazione dei Territori costieri, delle Economie del Mare e del Patrimonio culturale nel Mediterraneo, si occupa anche di Cooperazione Internazionale in area euro-mediterranea e Africa sub-sahariana. Ha fondato nel 2010 la Biennale Habitat, un'iniziativa internazionale ‘per lo sviluppo sostenibile dei territori e delle comunità del III millennio’ che opera come laboratorio itinerante di ricerca e promozione di progetti innovativi in Mediterraneo, Africa e Medio Oriente. Nell'edizione 2012-2014, il network ha promosso la tutela e la valorizzazione dei territori adriatici e ionici, nell’ambito dello sviluppo della Macro-regione Adriatico-Ionica e per il rafforzamento degli obiettivi comuni della strategia EUROPA 2020. Nell'edizione 2016-2018 ha portato avanti un progetto di sensibilizzazione, tutela e valorizzazione del grande patrimonio culturale, storico, ambientale, paesaggistico ed economico rappresentato dal Mar Mediterraneo e dai Paesi che lo circondano denominato "Mediterraneo Patrimonio dell'Umanità!" conclusosi con successo ad Alghero nel 2019 con l’istituzione di un premio internazionale dedicato alla ricerca di progetti innovativi sui temi dell’Heritage e dell’Environment . Sta promuovendo nel comitato promotore della nascente Macroregione Mediterranea la costituzione di un Consiglio di Cooperazione per il Mediterraneo quale osservatorio strategico di politiche e progetti rivolti allo sviluppo sostenibile e alla Pace.

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