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Attualmente le temperature elevate ed il clima asciutto costituiscono un formidabile fattore limitante per la mosca olearia principale insetto targhet di questa coltura.
ma dalla prima settimana di agosto andrà costantemente monitorato l’andamento climatico perché in caso di piogge e di abbassamento termico le olive possono essere soggette ad attacco.
In biologico ed ancora di più in biodinamica l’obbiettivo deve essere la prevenzione perché non si ha la possibilità di intervenire con pesticidi quando il frutto è stato attaccato.
Per cui i lavori in oliveto devono proseguire con la potatura verde rimuovendo rametti secchi arrognati e succhioni, pulire con il decespugliatore rovi ed altre infestanti, va rispettata la presenza di inula viscosa che va lasciata andare a fiore per consentire lo svernamento dell’Opius Concolor principale parassitoide della mosca olearia.
In biodinamica non è consigliabile usare il rame dopo la potatura verde per la sua azione battericida sul terreno. E’ meglio usare il caolino che è una argilla a pH alcalino, la potenza omeomatica C8 di Tintura madre di mosca e solo se costretti dal particolare andamento climatico esca proteica additivata con Spinosina (spinosad).
Un’ottima azione contenitiva della mosca è anche la raccolta precoce e totale all’invaiatura che non consente alla mosca di completare lo sviluppo e tra l’altro fa produrre dell’ottimo olio.