Rispondi a: Sovesci

Agricolturabio Forum Comunità di pratica Sovesci Rispondi a: Sovesci

#2192
Marco Serventi
Amministratore del forum

Buongiorno Enrico!
Grazie per il tuo post. Trovo interessante da diversi anni l’uso del roller crimper per allettare i sovesci misti soprattutto nelle colture permanenti tra i filari. Così come anche per le erbacee le trasemine consociate.
Leggendo l’articolo mi viene da pensare che il tentativo di mettere a confronto i risultati sul mais (che oggi è selezionato, conformato e adattato alla nutrizione via soluzione circolante e non a quella umica) confrontando le varie tecniche dal punto di vista solo di azoto e altri parametri nel percorso fino al parametro quantitativo finale escluda considerazioni sul medio e lungo termine rispetto al “motore umico” che avviandosi capitalizza forze nutritive per il futuro non solo delle nostre colture isolate, ma “insieme” alla biodiversità erbacea e radicale che per noi è la base per una fertilità a basso impatto energetico.
L’impostazione biodinamica mira a incrementare la biodiversità radicale e quindi la massima biodiversità dei relativi attori delle rizosfere specifiche in modo da costituire una riserva reattiva e adattativa per la creazione di fertilità per le specie che vogliamo rendere produttive per noi. In questo senso l’introduzione di sostanze nel suolo dev’essere sempre a misura della comunità vivente del sottosuolo. Spargere liquami o letami tal quali ha u impatto che va valutato nella complessità e nel medio e lungo termine rispetto alla formazione e stabilizzazione dei processi di costruzione del colloide umico e argillo-umico. Anche le lavorazioni sono legate al solo introdurre nel suolo nel giusto momento e con la delicatezza del caso luce e aria per rendere i nostri “lavoratori” e amici del sottosuolo nelle condizioni migliori per riprodursi, operare e collaborare con il sistema-campo.
Di qui la presenza di erbe spontanee come la loiessa citata che in un sistema iniziale può apparire concorrenziale con la coltura e quindi consumatrice di azoto, in realtà nell’obiettivo di una popolazione molto più complessa nel medio e lungo termine può divenire una delle popolazioni endemiche riequilibrata dalla presenza nel tempo di una più vasta biodiversità.
Nell’articolo mi è parso interessante il doppio uso del rullo e del trincia. Nei frutteti e nei vigneti sto proponendo da tempo una rullatura con ROLLER CRIMPER che rimane piegato per tutta l’estate e poi si dissecca e al ricaccio trinciare e riseminare, il tutto con uso intensivo di 500k alla piegatura, e alla rinciatura. Il 501 io personalmente l’ho usato anche sui sovesci in passato, perché trovo sia utile.
La ricerca mostra che le macchine non sono adeguate per la semina su sodo con le cover crop e quindi molto c’è da fare. Naturalmente sorvolo sulle considerazioni legate all’alimentazione zootecnica espresse in premessa. Non si tratta infatti di trovare il modo di rendere sostenibile e competitivo il modello di allevamento “bio” rispetto a quello industriale.