Le legge sul biologico è prevede l'istituzione di un marchio "Biologico italiano" che potranno utilizzare "i prodotti biologici ottenuti da materia prima italiana"

Ok del Senato alla legge sul biologico. Ora torna alla Camera per approvazione definitiva

La legge sul biologico, ferma da anni in Senato, è stata approvata ieri. Il ddl prevede, tra le altre misure, il marchio “Biologico italiano” e l’equiparazione tra agricoltura biologica e biodinamica. Raggiunta la quasi unanimità, con 195 voti a favore, uno contrario ed un astenuto. Ora il testo torna alla Camera per l’approvazione definitiva

Quasi l’unanimità, con 195 voti a favore, uno contrario ed un astenuto. Così, finalmente, ieri il Senato ha approvato il disegno di legge sull’agricoltura biologica, il cui testo torna ora alla Camera dei Deputati per la terza lettura, quella definitiva. Anche perché Palazzo Madama ha introdotto nel frattempo modifiche a quello licenziato da Montecitorio in prima lettura. Dopo tanti anni, quindi, arriva lo strumento normativo fondamentale per supportare l’agricoltura italiana nella necessaria transizione agroecologica richiesta dal Green Deal europeo e dalle strategie Farm to Fork e Biodiversità 2030. Il ddl, tra le altre misure, prevede il marchio “Biologico italiano”, per «i prodotti biologici ottenuti da materia prima italiana».

 

Palazzo Madama ha introdotto un articolo aggiuntivo,  una delega al governo per emanare entro 18 mesi uno o più decreti legislativi per «procedere a una revisione della normativa in materia di armonizzazione e razionalizzazione sui controlli per la produzione agricola e agroalimentare biologica».

 

 

Per la Presidente di Federbio, Maria Grazia Mammuccini, si tratta di un riconoscimento essenziale: «Siamo particolarmente soddisfatti per l’approvazione in Senato della legge sull’agricoltura biologica, che stavamo aspettando da oltre 15 anni. Si sblocca finalmente una norma attesissima da tutto il mondo del biologico e dai cittadini, la cui domanda di un cibo sano, prodotto nel rispetto dell’ambiente, è cresciuta sensibilmente negli ultimi anni». Essenziale anche per l’agricoltura biodinamica, finalmente riconosciuta a livello scientifico, come sottolinea il Presidente dell’Associazione nazionale per l’agricoltura biodinamica, Carlo Triarico: «Devo fare un plauso al Senato che ha deciso di confermare l’agricoltura biodinamica come modello di agricoltura biologica, come già avvenuto già nei Paesi più avanzati d’Europa. La biodinamica si conferma così come metodo scientifico, alla base dell’agricoltura biologica».

La legge, come si diceva, arriva dopo anni d’attesa, ma a quanto pare arriva in un periodo cruciale: «Nonostante questa legge sia rimasta ferma così a lungo – continua Mammuccini – arriva proprio nel momento giusto: a distanza di poco tempo dall’adozione del Piano d’azione europeo per il biologico, redatto in attuazione della Strategia Farm to Fork, e all’avvio del percorso di stesura del Piano Strategico Nazionale della PAC».

Non è mancato, come prevedibile, l’intervento a sfavore da parte della senatrice a vita Elena Cattaneo, che ha presentato due emendamenti, poi bocciati, per eliminare l’equiparazione tra biologico e biodinamico, definito da Cattaneo un “metodo esoterico e stregonesco”. La senatrice ha votato contro il ddl. Si è invece astenuta dal voto la Senatrice Leu Elena Fattori.

 

 

 

 

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